Replica di cranio di gorilla maschile
Cranio di primate particolarmente indicato per studi comparativi. Con dettagliata descrizione delle caratteristiche tipiche. Come modello per il calco sono stati utilizzati crani originali dalle collezioni della Johann Wolfgang Goethe Universität di Francoforte sul Meno (scimpanzé), dell’Istituto di Ricerca Senckenberg e del Museo di Storia Naturale di Francoforte sul Meno (orango, gorilla). Calco naturale in materiale sintetico infrangibile.
Il cranio di questo gorilla maschio, di dimensioni piuttosto grandi e di età matura, mostra un rilievo craniale molto pronunciato. Il neurocranio e il viscerocranio, comprensivi della forte prominenza frontale, hanno un aspetto scabro e ornato di gibbosità, sporgenze, ecc. derivanti dalle esigenze poste dalla muscolatura masticatoria e nucale. Tali caratteristiche non sono comparabili con quelle umane.
Anche nel cranio del gorilla colpiscono le dimensioni sproporzionate della sezione viso-mascellare (del viscerocranio ovvero del viscerocranio e dello splancnocranio) rispetto al neurocranio. Tale relazione tuttavia si sviluppa solo nel corso della crescita postnatale, in particolare nel periodo di cambio della dentatura. Sulla sutura sagittale, ed anche al centro del cranio, si erge la cresta sagittale ossea, che aumenta di volume sul retro. Si forma a partire dalle ossa parietali ed è all’origine del muscolo temporale, che aumenta il suo volume fino a quel punto2. Sull’occipite la cresta sagittale incontra la cresta occipitale, la quale si sviluppa in concomitanza al rafforzamento della muscolatura nucale.
I condili occipitali dell’articolazione del capo che circondano il foro occipitale grande si trovano nell’area posteriore del cranio. Anche qui appare evidente la differenza rispetto all’animale neonato o infantile.
Il dimorfismo sessuale del cranio risulta evidente al primo sguardo nel gorilla, perché più fortemente pronunciato che in altri Pongidi. Come tutti gli altri primati analizzati, anche i gorilla maschi mostrano al centro dei volumi cerebrali superiori, dei denti canini più grandi e di forma diversa e dei rilievi cranici molto più pronunciati. Tutti i maschi di età matura, ma anche quasi tutte le femmine di età matura, presentano sempre la cresta sagittale. Le creste occipitali si formano in tutti gli animali adulti e trovano la loro ragione d’essere nella prominenza anteriore del capo.
In linea di massima si ha la formazione di prominenze sopra orbitali, che in posizione mediana sono unite alla prominenza frontale unitaria con una prominenza gabellare. Di conseguenza i seni frontali sono molto accentuati. Questa formazione nasce parallelamente allo sviluppo della dentatura permanente e prosegue poi con l’uso della dentatura in conseguenza della progressiva abrasione dei denti. Il ramo ascendente della mandibola (ramo mandibolare) è relativamente basso. Caratteristico della dentatura dei Pongidi appare l’allineamento piuttosto parallelo dei denti premolari e molari. I denti incisivi invece sono in posizione frontale. I denti canini a forma di pugnale, tipici di questa famiglia, sporgono chiaramente rispetto al piano di masticazione o occlusione. Per tale ragione nella mascella tra dente canino e primo premolare c’è un vuoto, il cosiddetto diastema, nel quale a dentatura chiusa si inserisce il dente canino della mandibola.
I denti anteriori si chiudono a forma di forbice, cosicché il morso risulta facilitato; i denti posteriori mostrano delle corone larghe e smussate, idonee alla triturazione. I molari sono caratterizzati dal cosiddetto modello driopitecineo, come nell’uomo. Anche nel gorilla lo smalto dentario mostra sulla superficie di masticazione, accanto ai solchi, poche ma tipiche grinze.
A partire dal lavoro pionieristico di E. Selenkas, attorno al 1900, i gorilla sono considerati come i parenti viventi più prossimi all’uomo.
Qui di seguito indichiamo alcune misure del cranio originale del gorilla.
Max lunghezza del neurocranio (con prominenza frontale e cresta occipitale) 221 mm
Massima larghezza del neurocranio 157 mm
Larghezza del cranio nell’area del restringimento postorbitale maggiore 75 mm
Volume della cavità cranica = „volume del cervello“ 675 cm
Lunghezza del viso 217 mm
Larghezza del viso superiore (larghezza biorbitale esterna) 150 mm
Larghezza dell’arcata zigomatica 189 mm
Massima distanza delle arcate zigomatiche rispetto alla parete cranica 55 mm
Lunghezza del palato 120 mm
Larghezza del palato 47 mm
Larghezza condilare della mascella inferiore 142 mm
Larghezza angolare della mascella inferiore 154 mm
Altezza del corpo mandibolare 43 mm
Altezza del ramo della mascella inferiore 131 mm
Larghezza del ramo 80 mm
Massa totale del cranio 1550 g
Massa del cranio privo di mandibola 1020 g
Massa della mandibola 530 g
Dimensioni: ca. 26×16,5×19,5 cm
Peso: ca. 0,8 kg VP762/1