Apparecchio per lo studio del moto rotatorio
È raro trovare nel laboratorio di fisica una apparecchiatura per lo studio completo delle leggi del moto rotatorio.
Questo argomento, infatti, viene solitamente messo in secondo piano rispetto al moto rettilineo. L’apparecchiatura che presentiamo consente di studiare sia il moto rotatorio che il moto rettilineo uniformemente accelerati facendo uso di un contasecondi (non fornito con l´apparecchio).
Nel caso si disponga di un sistema di acquisizione dati con un sensore di distanza, è possibile fare riferimento all’ultimo capitolo del manuale dove viene spiegato come utilizzare questo strumento per lo studio del moto rotatorio.
Noi consigliamo il nostro sensore di movimento USB Go!Motion
L’interesse didattico degli esperimenti eseguibili con questo apparecchio è molteplice, con essi infatti lo studente:
– prende confidenza con le grandezze angolari che caratterizzano il moto rotatorio;
– impara a riconoscere le analogie formali tra le leggi del moto rettilineo e di quello rotatorio;
– impara a misurare il momento d’inerzia dei corpi o di una distribuzione di masse;
– verifica del principio di conservazione dell’energia.
10 Esperienze eseguibili, argomenti trattati:
– Il moto circolare uniforme e il moto armonico
– La cinematica del moto rotatorio
– Analogie tra il moto traslatorio e il moto rotatorio
– La dinamica del moto rotatorio
– La legge fondamentale del moto rotatorio
– Il momento d’inerzia
– L’energia cinetica del moto rotatorio
– Il principio di conservazione dell’energia meccanica
– Come utilizzare il sensore di distanza
In assenza di perdite, la variazione dell’energia potenziale del piattello deve essere uguale in ogni istante alla somma dell’energia cinetica traslazionale del piattello stesso e dell’ energia cinetica rotazionale del disco o del manubrio:
dove I0 é il momento d’inerzia baricentrale e ω é la velocità angolare
Nel grafico in basso in verde è riportata la variazione di energia potenziale, in blu quella cinetica di rotazione, in magenta quella cinetica di traslazione e in rosso l’energia totale. Si vede bene che l’energia traslazionale è trascurabile, e ciò è giustificabile
per l’esigua massa e la ridotta velocità. Inoltre l’energia totale non si mantiene costante ma diminuisce lentamente, a causa degli inevitabili attriti.
cod: MD8109